E'
magico il
Lago di Capodacqua.
A
Capestrano, persa nei boschi in provincia de
L’Aquila, l’atmosfera incantata della piccola
Atlantide d'Abruzzo ci accoglie mostrando subito i suoi paesaggi migliori.
Il pungente fresco del mattino è mitigato dal sorgere di un sole vigoroso che a dispetto delle previsioni scalda l'aria ed il cuore dei nostri ragazzi, svegli di buonora ed impazienti di entrare in azione.
Le mute aderenti lasciano intravedere il ritmico espandersi dei toraci, sintomo evidente d'un respiro accelerato che tradisce l’emozione di un momento tanto atteso.
L’acqua trasparente del lago è davanti a noi.
Osserviamo le pietre affioranti, rivelatrici delle rovine sommerse di un antico mulino; ascoltiamo l’affascinante racconto di ciò che fra poco vedremo da vicino: siamo pronti.
Ma facciamo prima un passo indietro e ripartiamo dall’inizio…
Mesi fa, quando abbiamo "liberato la fantasia" pensando a quest’attività, eravamo consapevoli che sarebbe stato un progetto difficile da realizzare.
La vicinanza con il termine delle vacanze estive, gli impegni delle famiglie per l’imminente apertura delle scuole, i costi da sostenere, le difficoltà logistiche e le centinaia di chilometri da percorrere in così poco tempo.. ostacoli apparentemente insormontabili fra noi e l'obiettivo.
L’idea però ci piaceva davvero tanto, valeva la pena almeno di provarci. Data la premessa, la risposta del gruppo ci ha invece sorpreso con moltissime adesioni ricevute in poche ore dalla proposta. Decisamente oltre ogni aspettativa. Evidentemente non avevamo considerato la voglia di tornare fare cose insieme dopo la pausa estiva.